#30 - La scienza e la tecnica della cosa

La birra, in quanto sia una delle bevande più consumate al mondo, è stata fin dall'inizio motivo di tante ricerche scientifiche. In questo senso, è stato scritto un testo nominato "Giornale di Farmacia e Chimica" pubblicato nel 1826. I contenuti che trattano il tema "birra" sono trattati da Luigi Toffoli.
Vengono descritti molto aspetti relativi alla bevanda in questione, dalla produzione alle modalità di conservazione. Prima dell'utilizzo dell'orzo, era tradizione l'utilizzo di cereali alternativi, e all'aggiunta di sostanze zuccherine aromatizzanti.





Nel processo di produzione della birra, ci sono tante operazione che si possono ricollegare ai principi della chimica. Tra i più importanti troviamo la fermentazione e la maturazione.
Il primo processo, "chimicamente" descrivibile, è sicuramente la lavorazione che viene fatta ai chicchi d'orzo. Questi vengono immersi in acqua, lasciati germinare, essiccati a temperature diverse in base alla tostatura desiderata.
Si verifica un processo di trasformazione dell'amido in zuccheri e destrine, nel momento in cui il malto viene macinato e poi mescolato in acqua calda.
Il mosto viene raffreddato e trasferito in appositi contenitori per la fermentazione, durante la quale il lievito trasformerà gli zuccheri in alcol e anidride carbonica.
Una volta fatto bollire, il mostro presente impurità che vengono eliminate attraverso il sistema "whirpool", un metodo di movimentazione circolare. In questa situazione è povero di osssigeno, indispensabile per una corretta fermentazione. Per ovviare a questa mancanza, viene insufflato ossigeno.


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