#12 - I materiali della cosa
Il materiale per la realizzazione di una pinta di birra è sicuramente il vetro. Rappresentata l'elemento più rilevante per la conservazione e la degustazione della birra. Deriva dalla fusioni di composti silicei mescolati a calce e a carbonato di sodio. Questo liquido viene solidificato senza cristallizzazione. Così facendo, il vetro viene classificato nella macro categoria dei solidi amorfi, non dotati cioè di un reticolo cristallino ordinato, ma di una struttura in cui si presentano interstizi con atomi di impurezze metalliche.
Le tipologie dei bicchieri di birra sono molto varie, a causa della variabilità di dimensioni e capacità. Questo aspetto è dovuto in particolare alla facilità di modellizzazione del vetro, attraverso una velocità di raffreddamento molto lenta, che non permette alla struttara di cristallizzarsi.
Tra le sue principali caratteristiche vengono osservate la lucentezza e la possibilità di lasciare inalterate le proprietà organolettiche della bevanda, oltre alla sua trasparenza che non modifica il colore. Un altro aspetto molto importante è sicuramente quello rappresentato dall'igiene: sorseggiare una bevanda da un bicchiere di vetro piuttosto che da uno di plastica è notevolmente più consono e corretto per un uso quotidiano.
Inoltre è molto più ecologico e facilmente riciclabile rispetto alla plastica stessa, punto non di poco rilievo nel XXI secolo.
Il vetro è un materiale che fece la sua comparsa già nel quarto secolo a.C., utilizzato per la realizzazione di calici da usare nei momenti conviviali. Molti di questi, con l'avanzare del tempo vennero destinati all'uso sacro, con l'aggiunta di pietre preziose, per le cerimonie religiose.
Solamente agli inizi del 1800, gli Stati Uniti diedero vita alla commercializzazione di massa del bicchiere di vetro, grazie soprattutto alla scoperta dello stampaggio a pressione.
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